Ingredienti: per 2 persone
-100ml acqua
Credo che mangiare qualcosa di diverso dal solito, sperimentare sapori inusuali e personalizzare cibi a noi poco conosciuti sia un ottimo esercizio di integrazione, immedesimazione e fantasia.
Ieri sera ho fatto assaggiare a Fagiolotti questa ricetta, condita con zucchini saltati in padella e una spolverata di parmigiano, per rendergliela più “familiare”.
Il risultato? Ha diligentemente tolto TUTTI gli zucchini dal piatto, li ha ammonticchiati sulla tovaglia e si è spazzolata tutto il couscous! Direi un buon segno di integrazione, tutto sommato…
Ingredienti: per 2 persone
-100ml acqua
La mia famiglia è numerosa.
Siamo tanti cugini -nonché nipoti-, di vario grado di parentela, tutti più o meno cresciuti assieme.
Siamo quella che definirei una famiglia variopinta non tanto letteralmente per colori diversi quanto per caratteri e idee, ma di fondo ci accomuna un grande affetto reciproco.
Quell’affetto che non ti fa dubitare di volerti bene, quell’affetto che ti fa dire senza esitare “io ci sono se hai bisogno”, quell’affetto che ti porta a non vedere l’ora di rivederti anche solo per una battuta o un ricordo.
Un ricordo, ecco.
Per me i ricordi, soprattutto legati ai miei cari sono importantissimi.
Mi rendo sempre più conto di quanto sia legata al mio passato, forse perché un porto sicuro, forse perché in fondo il nostro passato spesso è la versione di ciò che ci piace ricordare.
Sicuramente il nostro passato forma ciò che siamo, il nostro essere ed il nostro futuro.
Domenica è stato il compleanno di mio papà. Eravamo al mare, nella casa di famiglia, nella nostra Holy Land dove siamo cresciuti in peripezie, affetto e libertà.
Al momento di pensare a che torta fare, dopo mirabolanti idee relativamente infattibili causa poche strumentazioni, giornate di bel mare e tanti bimbi cui era bello e doveroso star dietro (ve l’ho detto: siamo in tanti!), alla fine non ho avuto dubbi.
La tradizione vince sempre.
I compleanni si festeggiano con quella che per noi è e resterà un gran classico: la crostata.
La “torta griglia”, così chiamata da noi bambini perché la nonna la faceva nella tipica versione con le striscioline che vi si intrecciano sopra per decorazione, a formare appunto una griglia, la facciamo sempre seguendo una ricetta di una lontana cugina (cugina di mio nonno, la Jole) che l’aveva imparata non ricordo bene come da un pasticcere. Inutile dire quanto sia buona, anche perché il sapore dei ricordi me la fa annoverare fuor di dubbio tra le “sette meraviglie del mondo culinario” 😉
Tuttavia questa volta ne ho fatta una versione mia, con una ricetta trovata su un libricino regalato da una cara amica, con due marmellate -pardon confetture- diverse e soprattutto un ingrediente magico: mi ha aiutata Fagiolotti!
La mia piccola cuochina-pasticciera-pasticciona si è messa ad impastare la frolla con le sue manine morbide dicendo “impasta impasta impasta!” e snocciolando gli ingredienti come in una cantilena.
-lo succheo era il più affascinante, dato che di solito per lei non lo uso-
Lo so: una frolla letteralmente impastata e preparata con quasi 30 gradi all’ombra non è esattamente il manifesto della pasticceria e se ci aggiungete un forno praticamente senza termostato il risultato poteva essere disastroso.
Invece è venuta buonissima -l’abbiamo spazzolata in un baleno-, il festeggiato ha gradito e la mia bimba ha pure aiutato il nonno a soffiare la candelona che gli abbiamo trovato per l’occasione:)
Insomma… Tanti auguri papi e grazie alla mia nonna per avermi insegnato il valore delle tradizioni!
La ricetta la trovi qua
Ho preparato questa versione veloce di crumble pensando ad un ospite improvviso o ad una sera invernale -fragole a parte- in cui si ha “voglia di qualcosa di buono”, ma senza il buon Ambrogio a prepararcelo… Ecco come nasce questo crumble veloce! Ve lo state già immaginando?…
Ingredienti per una porzione:
-3-4 biscotti tipo Macine
-qb malto di riso
-2-3 fragole